..ciò che ha ispirato la realizzazione di questo CD è
intimamente legato a quel connaturato spirito narrante del Nostro giovane
Artista che all’indomani dei suoi due viaggi, lungo il suggestivo passaggio
intrapreso sulla “Via” dai gialli dardi del “Cammino di Santiago di
Compostela”, ha avuto l’esigenza di testimoniare. Le trame di questo
iridescente percorso, per i Pellegrini la “Via”, si snodano attraverso la
Francia e la Spagna per quasi 1000 Km, dalle vette dei Pirenei fino a
Finisterre (Finis Terrae; Fine della terra) sulle coste atlantiche della
Galizia, alla volta della Cattedrale di Santiago di Compostela; luogo questo di
ritrovamento della tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore (Campos tellum,
Terreno di sepoltura; IX sec. d.C.).
Nel 1985 l’UNESCO ha dichiarato
questo Itinerario spirituale “Patrimonio dell’Umanità” denominandolo “el Camino
de Santiago”. Si narra che i primi pellegrini nel Medioevo percorressero el
Camino di notte guidati dalla sola luce delle stelle, capace di evocare e
infondere in loro una spiritualità ultraterrena che li obbligasse a volgere il
loro sguardo al cielo incantato dalla “Via Lattea“ in vista della loro meta:
Santiago di Compostela appunto (Campus Stellae, Campo della stella). Proprio in virtu’ di questi aneddoti e dell’eredità
culturale e mistica legata a questo luogo, l’esperienza che oggi si apre ai
Caminanti(pellegrini) lungo la “Via”, rappresenta un’ opportunità di crescita
interiore di indubbio valore. Sembra quasi che ogni persona sul
Camino diventi un “Io dinamico” che transita da est a ovest lasciando traccia
di se condividendo nuovi orizzonti con ogni sguardo che incrocia nel suo
peregrinare, pensiero questo racchiuso nell’esclamazione: Ultreia..! In
forza di tutto questo, il cammino emana e risveglia continue cognizioni
di umanità come: la sorpresa, la fratellanza, l’amicizia, il contatto con la
natura che ci sospinge al sublime sentimento di appartenenza a un ordine
superiore, trascendente. Ogni tappa diviene così inaspettatamente
cattedrale simbolica del viaggio intrapreso dove ogni tanto ci si
perde, ma qualche volta catarticamente ci si ritrova..! Da questo punto di
vista il Cammino diventa allora metafora del Cammino di vita di ogni
viandante, dove ognuno oltre a temprare la propria volontà e vincere la fatica
fisica, impara soprattutto a camminare con i propri piedi a ritmo del proprio
cuore. Si sente così il peso delle proprie
carenze, il distacco dalle proprie abitudini e l’incedere impetuoso dei
propri vuoti, ma anche il valore della propria autenticità e il ritmo della
simpatia nella gioia dell’essere ascoltati. Ecco allora che quando
di sobbalzo affiora l’allegria, inspiegabilmente il passo si fa leggero,
il ritmo cresce e inizia il canto, il canto si.., il canto sulla “Via”,
come a testimoniare la sopraggiunta libertà dalla pesantezza di una mera
soggettività, e la contestuale congiunzione d’opera con un’armonia che rimanda
a un’ oggettività di ordine superiore..!
Appare quindi
evidente come per esprimere la profondità e la reminiscenza di un’armonia
così vissuta lungo la “Via”.. non possa bastare la semplice, seppur dotta,
cronologia storica dei fatti e degli aneddoti come resoconto di viaggio o di
racconto, bensì si renda necessario l’ausilio del linguaggio poetico,
della musica, dell’Arte: uniche forme espressive queste in grado di
evocare un Senso, nelle orecchie di chi ascolta, su un Luogo così
ineffabile..!..buen camino allora: il Viaggio è appena cominciato..
“Il ritmo ha qualcosa di magico; ci fa perfino
credere che il sublime ci appartenga..” !
J.W. Goethe, Maximen und Reflexionen, 1833 (postumo)
Firmato
Salvo Gulino
Firmato
Salvo Gulino